Facendo una piccolissima ma importante digressione in questa storia, sempre nel 1984 un gruppo composto da quattro studenti della University of California, Berkeley Douglas Terry, Mark Painter, David Riggle, e Songnian Zhou, scrissero la prima implementazione UNIX di un Name Server per i nomi di dominio Internet del Berkeley, comunemente chiamato BIND (Berkeley Internet Name Domain). Dal 1985, e fino al 1987, Kevin Dunlap, allora impiegato alla Digital Equipment Corporation (DEC) lavorò al codice di BIND e, sostanzialmente, revisionò l’implementazione del DNS a partire dal 1985. Da allora Mike Karels, Phil Almquist e Paul Vixie hanno curato lo sviluppo, il miglioramento e la distribuzione di BIND quali maintainer del software. Agli inizi degli anni ’90 BIND fu portato sulla famiglia di sistemi operativi Windows NT. Fu ampiamente distribuito, specialmente sui systemi Unix e a tutt’oggi risulta il software DNS più utilizzato su Internet.

hostname-table-1974
Hostname table, ARPANET 1974
Zona DNS: è una qualunque porzione distinta e contigua di un name space di dominio, nel Domain Name System, nel quale la gestione amministrativa è delegata ad un singolo gestore che ne è il responsabile.

Tornando alla vicenda principale, nel 1990 secondo la RFC 1174 la gestione dei numeri internet era ancora “nelle mani” di un’autorità centrale, menzionata all’interno di questa RFC con il nome di IANAInternet Assigned Numbers Authority (Jon Postel) e un Internet Registry (IR) chiamato Network Information Center (DDN-NIC). La zona radice DNS (DNS root zone) era amministrata in via esclusiva dallo IANA dal 1984 al 1998; Jon Poste era a capo dello IANA durante questo periodo. Dal 1984 al 1990, il Defense Data Network Information Center (DDN-NIC) ha amministrato i domini di primo livello (TLD, Top Level Domain) dei DNS (com, net, org, edu, ecc) e forniva un root name server.



Ciò detto, nel 1990, l’Internet Activities Board (IAB) propose una modifica al controllo centralizzato del Domain Name System (DNS): mentre IANA avrebbe continuato a gestire la root zone del DNS, la gestione dei domini di primo livello (TLD) sarebbe passata dal Network Information Center (NIC) a Network Solutions, Inc. (NSI), e dalla sua sede operativa di SRI International a Government Systems, Inc. (GSI). Network Solutions avrebbe avviato un sistema a tariffazione per la registrazione dei nomi di dominio; mentre fino ad allora essi erano concessi gratuitamente. Nel 1998 c’era una certa preoccupazione che si fosse formato un monopolio nella gestione dei domini di primo livello. Sorgeva anche un altro problema dovuto a Jon Postel. Il 28 gennaio del 1998 Jon Postel, per test, inviò una email a otto dei dodici operatori dei root nameserver regionali di internet di sua competenza, dando istruzioni di cambiare il server della root zone da A.ROOT-SERVERS.NET (198.41.0.4) presso la Science Applications International Corporation (SAIC), sussidiaria di Network Solutions Inc., verso DNSROOT.IANA.ORG (198.32.1.98) presso IANA. Gli operatori rispettarono le istruzioni di Postel e ciò suddivise il controllo dei nomi Internet fra operatori non governativi con IANA da una parte e le quattro root zone governative statunitensi rimanenti alla NASA, al U.S. Departmet of Defense (DoD) e al Ballistics Research Laboratory con NSI. Sebbene l’usabilità di Internet non fu interrotta né compromessa, Postel ricevette l’ordine di annullare questi cambiamenti tramite alti funzionati governativi, che esegui. La settimana seguente, per tutta risposta il (NTIA) National Telecommunications and Information Administration of the (DOC) United States Department of Commerce pubblicò un documento chiamato: “A proposal to improve technical management of Internet names and addresses”. Il governo degli Stati Uniti era ovviamente allarmato per il potere che Jon Postel (creatore di IANA, assieme a Joyce Reynolds) esercitava su Internet. In conseguenza al documento del NTIA fu creato l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN) il 18 settembre del 1998; IANA divenne un dipartimento all’interno di ICANN. L’ICANN fu creata come un’organizzazione non-profit ma assoggettata al U.S. Department of Commerce (DOC), con la supervisione del NTIA. La gestione del Domain Name System (DNS) è affidata a ICANN da allora fino ad oggi, ed essa assegna ad altre organizzazioni la gestione di zone nel DNS ed accredita i cosiddetti registrars per gestire i nomi di dominio per conto dei registranti, ovvero gli utenti finali; come IANA che gestisce la root zone del DNS.



C’è stata una richiesta – sostenuta da molti dei pionieri di Internet – per una transizione della gestione del nemespace di Internet dal governo degli Stati Uniti ad una comunità globale multi-stakeholter. Nel 2013, il 7 ottobre, fu pubblicata la “Dichiarazione di Montevideo sul futuro della cooperazione Internet” (Montevideo Statement on the Future of Internet Cooperation), firmata da molti leader delle organizzazioni responsabili per il coordinamento delle infrastrutture tecniche di Internet a livello mondiale: essa mise in guardia rispetto alla sorveglianza di Internet da parte della U.S National Security Agency (NSA), sollecitando al contempo per una maggiore supervisione internazionale di Internet.

Il primo ottobre del 2016 l’ICANN fu svincolata dal contratto di supervisione che aveva con il DOC (United States Department of Commerce). Adesso l’ICANN detiene le “chiavi del reame”, ovvero è l’autorità suprema sul Domain Name System (DNS) e sugli indirizzi Internet; il namespace di Internet è passato ad un modello di controllo Internazionale multi-stakeholder.