…e altri suggerimenti su come conservarli al meglio
Di seguito sono riportati alcuni metodi e suggerimenti rapidi su come pulire e ripristinare i videogiochi e le console da gioco utilizzando prodotti domestici o prodotti comuni. Sono riportati alcuni metodi e suggerimenti per conservare al meglio i videogiochi e le console da gioco.
ATTENZIONE: prima di cominciare la pulizia all’interno di una console da gioco con una soluzione liquida, SCOLLEGARE SEMPRE il dispositivo dalla rete elettrica per evitare rischi di cortocircuito o folgorazione.
Si consiglia anche l’indossare guanti monouso (ad esempio i guanti in lattice) durante l’utilizzo dei prodotti detergenti o sgrassatori, per le operazioni che suggeriamo. Oltre ad evitare problemi o irritazione alla cute quando si usano solventi e detergenti, è il metodo in generale migliore per operare in modo professionale su articoli da collezione.
Molti dei prodotti indicati di seguito sono altamente infiammabili, tossici per ingestione ed inalazione: tenere lontano da fonti di calore, superfici riscaldate, scintille, fiamme e altre fonti di innesco. Vietato fumare. Tenere il recipiente sempre ben chiuso.
Pulizia delle schede di gioco e delle cartucce
Consiglio vivamente di pulire le console a cartuccia. Prima di utilizzare giochi e sistema (in particolare lo slot per la cartuccia) è necessario pulirlo. È noto che i vecchi videogiochi a cartuccia e gli stessi slot per cartucce delle console da gioco potrebbero essere decisamente molto sporchi. Quando li riceviamo l’ultima cosa desiderabile è quella di inserire una cartuccia sporca in uno slot pulito, o viceversa.
È molto comune fra le persone la pratica di soffiare semplicemente, più o meno vigorosamente, sulle cartucce di gioco per pulirle. Si tratta di un metodo semplice ma non perfetto. Consiglio invece l’utilizzo di alcol isopropilico (2-propanolo) assieme ai classici bastoncini cotonati. In alternativa all’alcol isopropilico si può usare il Quasar Vetri, dato che la sua formulazione contiene il 2-propanolo.
Di solito uso una modesta quantità di alcol isopropilico da versare in un piccolo contenitore di vetro, quindi immergo il bastoncino cotonato nell’alcol isopropilico. Bisogna quindi posizionare l’estremità imbibita del bastoncino cotonato sui contatti della cartuccia del gioco e farla scorrere per alcune volte su tutta la lunghezza della scheda, su entrambe le facce della scheda. La punta del bastoncino cotonato potrebbe diventare molto nera per lo sporco che ha raccolto, anche avendo utilizzato la vecchia tecnica della soffiatura della cartuccia, sarai sicuramente sorpreso da quanto sporco e polvere era comunque rimasta sulla circuiteria della cartuccia. È possibile ripetere l’operazione più volte, usando un nuovo bastoncino imbibito, per cartucce particolarmente sporche. Quando hai finito di usare l’estremità bagnata del bastoncino cotonato, usa l’estremità asciutta per asciugare l’area che hai appena trattato.
Pulizia degli slot per cartucce del sistema
La pulizia degli slot per cartucce del sistema di gioco è leggermente diversa. Normalmente preferisco usare una scheda, tipo carta di credito, ed avvolgerla completamente all’interno di un sottile panno di tessuto, inumidirla con del Quasar Vetri. Non si deve bagnare completamente il panno, è sufficiente che sia umido. È sufficiente prendere il panno con la scheda e farlo scorrere nello slot della cartuccia, spostando la scheda su tutta la lunghezza dello slot. Per asciugarlo puoi semplicemente soffiarci sopra oppure puoi usare una bomboletta di aria complessa. Quasar Vetri è stato ideato per evaporare rapidamente, dunque se hai solamente inumidito il panno, e non bagnato completamente, non c’è molto di cui preoccuparsi e dovrebbe asciugarsi da sé senza problemi.
Rimuovere etichette adesive dai videogiochi
Le etichette adesive sono davvero fastidiose e può essere faticosa la loro rimozione completa e richiede un bel po’ di pazienza. Non mi riferisco ai bollini SIAE (così come altre etichette adesive metalliche analoghe); su quelli non c’è una vera necessità di rimozione e si rischia, anzi, di rovinare il prodotto provando a rimuoverle. Parlando quindi di etichette adesive “cartacee” comuni, rispetto al materiale su cui sono stata applicate, bisogna distinguere fra:
- Etichette applicate su plastiche
- Etichette applicate su cartoncino
Sulle plastiche è più semplice ma quando si cerca di rimuovere l’adesivo si consiglia di farlo molto lentamente, sappiamo che la maggior parte delle adesivi cartacei, durante la rimozione, si strappano restandoci parzialmente in mano e parzialmente ancora attaccati. La cosa da evitare è quella di utilizzare le proprie unghie per sollevare un lembo di etichetta, soprattutto quando l’adesivo è applicato su carta o cartoncino. Consiglio invece l’utilizzo di un plettro per l’apertura dei dispositivi elettronici, non parlo dei plettri per chitarra perché sono troppo spessi, con il plettro si può delicatamente sollevare un angolo dell’etichetta per poi continuare, cercando di sollevare l’adesivo su tutta la lunghezza da quel primo lembo. Infine con pollice ed indice delle dita, avendo a quel punto una più ampia superficie su cui fare presa, tentare di rimuovere lentamente l’etichetta, cercando di non farla strappare. Se dovesse iniziare a strapparsi, è possibile provare la stessa procedura sul lato opposto dell’etichetta. Più è lungo l’adesivo sul prodotto, maggiore sarà la difficoltà nel rimuoverlo.
Se il semplice metodo dello strappo non ha successo, o restano dei residui di adesivo o di colla, prova questo.
Usa alcol denaturato concentrato (alcol etilico al 90% o superiore) o Tesa Professional Adhesive Romover. Qualunque cosa tu abbia a portata. Sia che stia usando l’alcol normale o il Tesa (che è spray pressurizzato) non versare direttamente sulla superficie del prodotto, invece, applicane una generosa quantità su un panno di carta e bagna completamente l’adesivo, ma fa’ attenzione alle fuoriuscite. Lascia che il prodotto agisca per uno o due minuti. Entrambi i prodotti menzionati evaporano rapidamente, quindi tienilo a mente.
Dopo avere applicato la sostanza, potresti semplicemente grattare l’adesivo con un plettro di apertura, come sopra, fino a quando l’adesivo non viene rimosso. A volte potrebbe essere necessario applicare più volte la sostanza e ripetere questi passaggi fino alla completa rimozione dell’adesivo.
Per eventuali residui di colla e carta che rimanessero dopo la rimozione dell’adesivo, consiglio di usare un tovagliolo imbevuto di alcol oppure un tovagliolo imbevuto di acqua calda e pulire l’intera area trattata. Finito il lavoro pulisco sempre e comunque l’intero prodotto.
Bisogna tenere presente che le sostanze che utilizzate agiscono sui collanti ed il loro scopo primario è quello di (ri)portare in soluzione, ossia di risciogliere le colle. Quando le colle sono nuovamente in soluzione, si staccheranno dal supporto. Per far ciò, le sostanze utilizzate dapprima devono poter penetrare per capillarità all’interno della carta dell’etichetta, per tale scopo i liquidi fanno il loro gioco (come anche la normale acqua che macera la carta), diffondersi su tutta la carta per attaccarla (macerare la carta) ed infine, attaccare la colle e riportarle in soluzione. Dico questo perché è chiaro che alcune etichette adesive (direi la maggior parte) sono molto lucide e patinate; significa che questi materiali hanno subito un processo che consiste nel riempimento degli interstizi tra fibra e fibra mediante un’apposita miscela (patina appunto ), in modo da ottenere una superficie perfettamente piana e levigata. La superficie di un etichetta del genere, si capisce, risulta molto più difficile da attraversare per il liquido, se il liquido non arriva a diffondersi come detto sopra, allora non porterà nulla in soluzione e l’etichetta resterà ancora attaccata. Cosa fare allora? Di solito utilizzo una gomma per penna (a pasta dura, abrasiva) e la strofino per un po’ di tempo, ma delicatamente, sulla superficie dell’etichetta, facendo attenzione a non uscire dall’area dell’etichetta. In questo modo si riesce ad intaccare la patina e rendere porosa, ovvero assorbente, la carta dell’etichetta. È possibile usare della carta abrasiva ultra-fine (P1500, P2000) ma bisogna stare maggiormente attenti perché risulta più facile graffiare e rovinare il prodotto.
I suggerimenti appena esposti sono per le etichette applicate su custodie di giochi, cartucce e schede di gioco o console da gioco. Se hai un adesivo applicato su copertine cartacee di un gioco, sul libretto di istruzioni o manuali cartacei, non posso consigliarti di usare queste tecniche in quanto potresti danneggiare il prodotto. Come dicevo, queste tecniche funzionano sulle normali etichette a base di carta. Alcune etichette adesive, come i bollini della SIAE, possono essere a base di metallo. Esistono metodi per la rimozione degli adesivi di metallo, ma si tratta di metodi completamente diversi e, specie per quelli applicati dalla SIAE, spesso non esiste una reale necessità di rimuoverli, inoltre potresti danneggiare il prodotto.
infine voglio suggerire di fare sempre attenzione a quali etichette decidi di rimuovere. Specie per i videogiochi “vintage” anni ’80, un’etichetta applicata sulla scatola di un prodotto da parte di una vecchia bottega storica di giocattoli, magari ormai chiusa per cessata attività, specie se particolare o con un bel disegno o grafica “dell’epoca” potrebbe rappresentare un bonus e non un malus, è bene precisarlo.
Rimuovere il pennarello indelebile da videogiochi e console
È una pratica che i privati e i piccoli negozi fisici di videogiochi in passato mettevano in atto, specie sull’usato, quella di scrivere con pennarello indelebile i prezzi direttamente su cartuccia o scheda di gioco, oppure direttamente sulla custodia di plastica del gioco. Una pratica che, per fortuna nostra, sta sparendo ma cosa fare se hai ricevuto un gioco marcato in tal modo?
Il pennarello indelebile non è davvero permanente e può essere rimosso abbastanza rapidamente dalle plastiche. Alcune sostanze, come l’acetone o gli idrorepellenti e i lubrificanti (es. WD-40), sono piuttosto efficaci ma (ATTENZIONE) possono rovinare le superfici su cui sono applicati. Altri, come l’alcol etilico 90% o superiore, sono i più sicuri da utilizzare ma hanno un effetto molto blando e bisognerà applicarli più volte per rimuovere il pennarello indelebile. Utilizzando due semplici tecniche è invece possibile rimuovere facilmente il pennarello indelebile.
La prima tecnica prevede l’utilizzo della lacca per capelli. Preferisco le lacche in bomboletta spray a pressione, perché pare funzionino meglio. Verifica, prima dell’applicazione, tramite un panno in tessuto, l’ampiezza del cono dello spray. Spruzza la lacca sul panno ad una distanza di circa 20-30 centimetri e regola poi la distanza di applicazione, spruzzandolo direttamente sulla parte interessata, in modo che il getto investa il più possibile le sole aree coperte dal pennarello indelebile. Alcune lacche, in particolare, potrebbero essere un po’ aggressive sulla plastica, perciò in generale bisogna lasciarle in posa per poco tempo: 5 o 10 secondi al massimo. Dovresti vedere l’inchiostro indelebile disciogliersi rapidamente, come a lacrimare. Ora strofina rapidamente ed energicamente l’area con un panno di tessuto asciutto. Se non tutto, la maggior parte dell’inchiostro indelebile dovrebbe essere sparito. Se rimane dell’inchiostro, ripeti semplicemente i passaggi precedenti.
Alcuni pensano, a torto, che la lacca spray per capelli lasci una sensazione di appiccicoso sulle superfici plastiche trattate. Le lacche per capelli, in realtà, sono progettate per essere assorbite dai capelli e quindi polimerizzano dopo essere state assorbite. Naturalmente la lacca per capelli non può essere assorbita dalla plastica e dai metalli. Comunque, se ciò è un problema puoi pulire l’area con un tovagliolo imbevuto di acqua e poi asciugare per bene. Questo metodo dà i suoi frutti soprattutto in qualsiasi area per cui sia necessaria una leggera pressione per rimuovere l’inchiostro da un prodotto, dal momento che la maggior parte del lavoro lo fa la lacca stessa.
La seconda tecnica prevede, invece, l’utilizzo della Gomma Magica Mastro Lindo imbevuta d’acqua. La gomma magica può essere tagliata, mediante un normale coltella da cucina, nella quantità opportuna per la parte da trattare volendo. Basta immergere la gomma magica nell’acqua e poi strofinarla sull’inchiostro indelebile. Con un po’ di pazienza e, soprattutto, olio di gomito il pennarello indelebile andrà subito via.
Pulire e ripristinare le elettroniche corrose
La corrosione è un processo naturale che converte tipicamente un metallo puro in forme chimicamente più stabili come gli ossidi e gli idrossidi del metallo stesso. Può apparire come una sostanza bluastra o biancastra, sparsa sulla circuiteria delle cartucce di gioco o sugli slot per cartucce delle console da gioco. Sebbene correlate e nel linguaggio comune ci si riferisca alla corrosione come all’ossidazione elettrochimica del metallo tramite un agente ossidante (ossigeno o solfati), corrosione ed ossidazione sono tipi differenti di degrado dei metalli e solitamente la corrosione è dovuta all’interagire di due metalli differenti. Ci sono molte altre circostanze per le quali si forma corrosione, ma non sei certo qui per una lezione di chimica se vuoi solamente imparare a pulire la corrosione.
Per pulire la corrosione hai semplicemente bisogno di bicarbonato di sodio e acqua calda del tuo rubinetto, il gioco è fatto. Suggerirei di mettere in un recipiente dell’acqua calda e poi di scioglierci un paio di cucchiai di bicarbonato di sodio. Mescola il tutto perché il bicarbonato si sciolga per bene. Ora hai una soluzione chimica sicura per la pulizia delle corrosioni. Il metodo di applicazione cambia a secondo di dove lo voglia applicare. Se si tratta di uno slot per cartucce di una console da gioco, puoi semplicemente applicarlo su di un panno di tessuto sottile ed avvolgerlo su di una scheda, tipo carta di credito, ma assicurati che il panno sia umido e non inzuppato. Potrebbe essere necessario strizzare leggermente il panno in modo da fargli rilasciare un po di liquido della soluzione, quindi procedere spostando il panno con la scheda su tutta la lunghezza dello slot per cartucce per pulire l’intera area.
Per i contatti delle cartucce e le schede di gioco,puoi semplicemente immergere un bastoncino cotonato nella soluzione di bicarbonato ed usarla come faresti per pulire i giochi con l’alcol isopropilico o il Quasar Vetri. Lascerei agire le soluzione per alcuni minuti prima di asciugare l’area. Al termine asciugare l’area con aria compressa o con l’estremità asciutta del bastoncino cotonato. La corrosione si forma raramente sulle elettroniche dunque utilizza questa procedura solo se è presente corrosione.
Pulire i supporti ottici
Se un disco quale un CD, DVD o Blu-Ray che che sia, presenta graffi o segni, potresti voler cercare e spedire il tuo prodotto in un posto specializzato per correggere tali problemi, tramite procedure di disc resurfacing compiute da appositi macchinari. La maggior parte di questi posti addebitano di pochi euro a disco per ripristinarne la loro superficie. Non consiglierei di ricorrere a kit economici per la pulizia dei dischi perché la maggior parte delle persone ha riferito che potrebbe peggiorare la situazione del tuo disco.
Per i supporti ottici, alcuni problemi potrebbero derivare semplicemente da macchie o impronte di dita sulla loro superficie. Per una pulizia leggere dei dischi utilizzare un panno di tessuto asciutto o, meglio, un panno con il quale si puliscono le lenti degli occhiali e strofina il disco partendo dall’anello interno verso l’esterno. Non strofinare il disco con movimenti circolari, ciò va contro le cavità strutturali proprie dei supporti ottici. Non sono necessari agenti chimici qui.
Pulire gli involucri delle console da gioco
Così hai un sistema di gioco e la sua bella dotazione di polvere e vuoi che torni splendente come il primo giorno. Forse hai una console o un controller che ha i pulsanti che potrebbero attaccarsi e non ritornare indietro completamente o rimanere bloccati. La pulizia della console è certo una questione di aspetto ma gioca un importante ruolo anche per la sua funzionalità.
Se si desidera pulire adeguatamente l’intero involucro della console è sufficiente rimuovere le viti e l’elettronica ancorata alla carcassa uscirà facilmente. Lo farei solamente per quei sistemi di gioco che presentano forme fortemente sagomate o scanalate sull’esterno del loro involucro, come nel caso ad esempio del NES o dell’Atari 2600. Pulire quelle scanalature può rappresentare una difficoltà a meno di smontare, appunto, il sistema.
Non avere timori nello smontare sistemi di gioco della “vecchia scuola”, si tratta letteralmente di un paio di viti e la schede madre escono fuori facilmente. Puoi prendere gli involucri vuoti del sistema e lavarli in acqua e sapone con una spugna, direttamente in un lavandino. Asciugali molto bene e assembla nuovamente il tutto. Questo metodo funziona anche per pulire i pulsanti inceppati da sporcizia e cibo che resta bloccato nei pulsanti quando i bambini usano la console/il controller.
Per smontare un sistema e poi rimontarlo, bisogna metterci attenzione ed usare gli utensili giusti, sia per le vecchie console sia per sistemi di gioco moderni. Su iFixit così come su molti altri siti web, troverai moltissimo materiale dedicato allo smontaggio dei dispositivi elettronici, comprese le console da gioco. Cerca di documentarti se non hai esperienza. Mi impegnerò a pubblicarne o segnalarle alcuni anche qui sul sito.
Un panno tipo Swiffer ed una bomboletta di aria compressa sono ottimi prodotti su cui investire. Non è necessario fare a pezzi la console per usarli. Tenere le tue console sempre libere dalla polvere e dalla sporcizia le aiuta a respirare meglio, rendendole meno meno soggette al surriscaldamento. Ho visto molti moderni sistemi di gioco guastarsi a causa del surriscaldamento causato dall’essere pieni di polvere fino in profondità.
Sono sempre interessato ad ascoltare nuove tecniche e quali metodi usate per pulire i giochi e le console. Sentiti libero di scrivermi, tramite il mio form in homepage, con le tecniche che utilizzi per la pulizia.